

L’invecchiamento cutaneo umano è un processo biologico complesso, non ancora completamente compreso. È il risultato di due processi biologicamente indipendenti: l’invecchiamento intrinseco e quello estrinseco.
Il primo è un processo imprevedibile, che colpisce la pelle come tutti gli organi interni. Questo può essere influenzato dai cambiamenti ormonali che si verificano con l’età, come la graduale riduzione della produzione di ormoni sessuali dopo i 25 anni e la diminuzione di estrogeni e progesterone associati alla menopausa. È noto che la carenza di estrogeni e androgeni provoca degradazione del collagene, secchezza, perdita di elasticità, atrofia epidermica e rughe della pelle.
Il secondo è l’invecchiamento estrinseco, che è il risultato dell’esposizione a fattori esterni, principalmente l’irradiazione ultravioletta (UV), che viene anche chiamata fotoinvecchiamento.
Sebbene l’invecchiamento cutaneo intrinseco ed estrinseco siano processi distintivi, condividono somiglianze nei meccanismi molecolari. Pertanto, livelli elevati di collagene degradato e ridotta sintesi di collagene sono patologie che si verificano sia che l’invecchiamento sia occorso per via intrinseca sia che avvenga per via della esposizione a UV.
L’invecchiamento cutaneo è anche associato alla perdita di idratazione della pelle. La molecola chiave coinvolta nell’idratazione della pelle è l’acido ialuronico o ialuronico (HA), un glicosaminoglicano (GAG) con una capacità unica di legare e trattenere molecole d’acqua.
L’HA appartiene alle molecole della matrice extracellulare (ECM). Di recente, si è apprezzato che le molecole di ECM che si trovano tra le cellule, oltre a fornire un quadro costruttivo, esercitano importanti effetti sulla funzione cellulare. Queste molecole di ECM, sebbene appaiano amorfe al microscopio ottico, formano una struttura altamente organizzata, che comprende principalmente GAG, proteoglicani, fattori di crescita e proteine strutturali come i collageni. Tuttavia, il componente predominante dell’ECM cutaneo è l’HA.
L’acido ialuronico nell’invecchiamento cutaneo
Il cambiamento istochimico più drammatico osservato nella pelle senescente è la marcata scomparsa dell’HA epidermico, mentre l’HA è ancora presente nel derma. È stata anche segnalata una riduzione progressiva delle dimensioni dei polimeri di HA nella pelle a causa dell’invecchiamento. Pertanto, l’epidermide perde la molecola principale responsabile del legame e del mantenimento delle molecole d’acqua, con conseguente perdita di idratazione cutanea. Nel derma, il principale cambiamento legato all’età è la crescente avidità di HA con strutture di tessuto con la concomitante perdita di estraibilità di HA. Ciò è parallelo alla progressiva reticolazione del collagene e alla costante perdita di estraibilità del collagene con l’età.
Tutti i suddetti fenomeni legati all’età contribuiscono all’apparente disidratazione, atrofia e perdita di elasticità che caratterizza la pelle invecchiata.
L’invecchiamento precoce della pelle è il risultato di un’esposizione ripetuta ed estesa alle radiazioni UV. Circa l’80% dell’invecchiamento della pelle del viso è attribuito all’esposizione ai raggi UV. danno da radiazione UV provoca inizialmente una lieve forma di guarigione della ferita ed è inizialmente associato ad un aumento dell’HA cutaneo.
Il rossore iniziale della pelle a seguito dell’esposizione alle radiazioni UV può essere dovuto a una lieve reazione edematosa indotta dalla maggiore deposizione di HA e dal rilascio di istamina. Esposizioni ripetute ed estese ai raggi UV alla fine simulano una tipica risposta di guarigione della ferita con la deposizione di collagene di tipo I cicatriziale, piuttosto che la solita miscela di collagene di tipo I e III che conferisce elasticità e flessibilità alla pelle.
Nella pelle, il fotoinvecchiamento provoca un contenuto e una distribuzione GAG anormali con HA ridotto e livelli aumentati di proteoglicani condroitin solfato.
L’utilizzo dell’acido ialuronico nella medicina estetica è volto a ristabilire il contenuto dello stesso a livello dermico ed epidermico.